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THD, Le mascherine non sono tutte uguali

maggio 2021

Nel centro di Correggio troviamo THD s.p.a., azienda medicale certificata con più di vent’anni di esperienza, controllata del Gruppo Spal, diventata eccellenza tecnologica italiana al servizio della salute pubblica. Filippo Bastia, amministratore delegato, ci ha raccontato dei numerosi prodotti creati, delle nuove metodologie chirurgiche mini-invasive firmate e brevettate THD e del progetto mascherine nato lo scorso anno. Accompagnati da Paolo Guidetti, vicepresidente per le relazioni commerciali, abbiamo potuto osservare il meticoloso lavoro che c’è dietro all’ideazione ed alla progettazione di prototipi funzionali, fino alla loro conseguente produzione.

Il Gruppo SPAL comprende Spal Automotive, G.F. e THD. Ci racconti le tappe più salienti della vostra storia aziendale.
La prima azienda del gruppo è stata Spal Automotive, fondata a Correggio nel 1959, leader mondiale nella progettazione e nella produzione di Elettroventilatori Assiali e Centrifughi ad altissime prestazioni per il settore automotive. Nel 1966 è nata G.F. Garden, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti per il giardinaggio, l’irrigazione e il lavaggio auto. Infine, nel 2004, è stata creata THD che produce e commercializza un’ampia gamma di soluzioni chirurgiche e diagnostiche nel campo della coloproctologia e integratori alimentari per la prevenzione dei disturbi colorettali.

Come è nata l’idea di fondare l’azienda medicale THD?
THD è nata da un’idea imprenditoriale di creare un’azienda al servizio di una branca abbastanza recente della chirurgia: la coloproctologia, specializzazione nata nel 1995 grazie all’intuizione del professor Morinaga che individuò nell’iperafflusso la principale causa della malattia emorroidaria, risolvibile intervenendo sulla diminuzione del flusso arterioso verso i cuscinetti emorroidali. Ciò che ci ha appassionato da questo studio è il fatto che venissero ristabilite le condizioni anatomiche precedenti alla patologia.

Dal metodo THD Doppler ad un’intera linea di prodotti diagnostici e chirurgici nel campo della proctologia. Quali sono le tipologie di prodotti che offrite per le aziende ospedaliere?
Il nostro primo brevetto è stato il metodo THD Doppler, innovativo trattamento chirurgico mini-invasivo che permette di curare i sintomi della patologia emorroidaria preservando l’anatomia del canale anorettale. Il chirurgo esegue la procedura per mezzo di un proctoscopio equipaggiato con una speciale sonda Doppler, il cui segnale permette di localizzare con precisione i vasi arteriosi e ridurre l’eccessivo flusso di sangue tramite una semplice legatura con sutura chirurgica riassorbibile, senza rimuovere alcun tessuto. L’intera operazione viene eseguita in un’area povera di recettori del dolore e dura circa 30 minuti, per questo motivo può essere eseguita anche in day-hospital. Il metodo THD Doppler ha attirato l’attenzione della comunità scientifica e ci ha resi famosi in tutto il mondo; il percorso però è stato lungo e tortuoso a causa della diffidenza nei confronti di una nuova procedura chirurgica, superata grazie all’adozione in diversi centri di ricerca che hanno realizzato numerosi studi in cui è stata provata l’efficacia del trattamento per tutti i gradi della malattia emorroidaria, anche in presenza di prolasso. Negli anni seguenti, la continua ricerca di soluzioni innovative e la progettazione di dispositivi all’avanguardia ci hanno portati alla creazione di un’intera linea di prodotti diagnostici e chirurgici nel campo della coloproctologia. Il nostro obiettivo è risolvere il problema a 360 gradi, per esempio, nel trattamento della patologia emorroidaria, non è importante soltanto l’intervento chirurgico, è fondamentale anche individuare i fattori che la inducono o la peggiorano. Per questo motivo abbiamo sviluppato innovativi integratori a base di sostanze flebotoniche o di fibre alimentari, rispettivamente per il benessere del microcircolo venoso e per la regolarità intestinale, che consentono la prevenzione di varie malattie colorettali, oltre che di creme coadiuvanti per i trattamenti di specifici disturbi anali. Un altro nostro grande successo, frutto di una costante ricerca in campo medico, è stato il metodo THD Sphinkeeper, trattamento chirurgico mini-invasivo per la correzione del problema dell’incontinenza tramite uno sfintere anale artificiale. Il chirurgo posiziona speciali protesi biocompatibili ed auto-espandibili, fino all’800% del proprio volume, tramite i liquidi del corpo umano tra lo sfintere interno e lo sfintere esterno, ottenendo così un impianto in grado di supportare le funzioni di contenimento e rilascio delle feci. Questa procedura, eseguibile in anestesia locale, dura circa 30-40 minuti e richiede tempi di degenza ridotti. Nel 2014 abbiamo realizzato THD Proctostation, piattaforma all-in-one unica nel suo genere che consente di eseguire molteplici esami anorettali e trattamenti elettrochirurgici con un ingrandimento progressivo che varia da 13 al 49%. Inoltre include un proctoscopio monouso con luce LED integrata che elimina la necessità di fonti luminose esterne durante le procedure ed una sonda ad ultrasuoni che permette di visionare il pavimento pelvico ed i muscoli sfinterici per identificare con precisione anomalie anatomiche e funzionali. THD oggi è in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti per la diagnosi e per il trattamento delle più comuni patologie colorettali.

Parola all’ordine del giorno: mascherina.
Ci racconti del vostro progetto Made in Italy THD face mask.
Questo progetto è nato nel marzo dell’anno scorso; nel momento di necessità abbiamo sentito il dovere di dare il nostro contributo, così, con grande difficoltà, abbiamo importato parecchie mascherine chirurgiche e ne abbiamo regalato il 30% alla Protezione civile. In seguito abbiamo optato per investire in macchinari per la loro produzione e creare una nuova unità produttiva rigorosamente italiana, con la previsione che l’utilizzo delle mascherine sarebbe continuato nel tempo. Le THD face mask sono un dispositivo medico, di classe I, tipo II (EN 14683), notificate al Ministero della Salute. Sono prodotte con materiali Made in Italy di altissima qualità in un ambiente medicale certificato. Oltre ad essere inodori e prive di contaminanti, sono realizzate con materiali ipoallergenici e progettate per limitare al massimo la trasmissione di agenti infettivi da naso e bocca. Il pratico adattatore nasale conformabile, la buona drappeggiabilità ed i morbidi elastici laterali consentono un’ottima vestibilità e rendono l’utilizzo della mascherina pratico e comodo. Produciamo mascherine chirurgiche a 3 o 4 strati di TNT nei colori bianco, nero ed azzurro e nelle misure regular, small e junior; abbiamo sviluppato anche la variante balsamica, arricchita di oli essenziali e propoli, che dona una piacevole sensazione di freschezza ed un piacevole aroma duraturo nell’arco della giornata. Commercializziamo inoltre le THD protective mask FFP2 e FFP3 di tipo NR, sia nel nero che nel bianco. La volontà di raggiungere in maniera diretta il consumatore ci ha spinti ad aprire il nostro nuovo E-commerce www.thdlife.com per l’intera linea protezione e per la nostra gamma benessere.

Cosa contraddistingue le THD face mask dalle mascherine dei vostri competitor?
Sul mercato si trovano moltissime mascherine provenienti da paesi extra UE e purtroppo, abbiamo constatato che frequentemente i produttori delle suddette mascherine dichiarano conformità di difficile dimostrabilità, sia riguardo alla marcatura CE che alla capacità di filtrazione BFE, inoltre una percentuale importante emana un odore sgradevole, segnale della presenza di sostanze chimiche. Le mascherine THD invece sono inodore ed il grado di contaminazione è abbondantemente inferiore a quello previsto dalla norma vigente, inoltre siamo una delle poche aziende italiane ad avere nel certificato ISO 13485 (TUV) anche la produzione di mascherine chirurgiche.

Come ha influito la pandemia Covid-19 sul vostro lavoro?
A causa della pandemia Covid-19 il reparto chirurgico e quello della prevenzione hanno subito un notevole rallentamento. Invece, per quanto riguarda la produzione di mascherine chirurgiche, abbiamo avuto innumerevoli richieste e siamo arrivati ad un ritmo di produzione di 600.000 dispositivi al giorno, distribuiti su 12 macchinari che funzionano 24 ore per 6 giorni alla settimana.

Quanto contano per voi tecnologia e ricerca?
Abbiamo costruito la nostra credibilità su risultati duraturi nel tempo, la nostra mission è migliorare la vita del paziente senza doverlo sottoporre a procedure lunghe e dolorose. Utilizziamo le tecnologie più avanzate per lo sviluppo di soluzioni mediche innovative e ricerchiamo in continuazione modi per rendere i nostri progetti ancora più all’avanguardia e, proprio per questo motivo, la nostra ricerca non si ferma mai.

I prodotti THD sono utilizzati dai chirurghi di tutto il mondo grazie alle filiali negli Stati Uniti e in UK. Ce ne parli.
THD è forse più famosa all’estero rispetto che in Italia, il nostro export raggiunge più di 55 paesi in tutto il mondo, oltre che gli Stati Uniti e l’Inghilterra, dove abbiamo filiali.

Quali sono i vostri progetti futuri?
In questo momento abbiamo 22 progetti attivi in fase di progettazione o sperimentazione, sicuramente è di nostro interesse includere anche l’ambito gastro-enterologico. Ilaria De Luca


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