PUBBLICITA'

Territorio

L'ANNIVERSARIO

I 169 anni della Polizia di Stato

maggio 2021

In occasione del 40º anniversario della legge n. 121 del 1 aprile 1981 e dei 169 anni della fondazione della Polizia di Stato, il Questore della provincia di Bergamo Maurizio Auriemma, vuole ricordare il vero significato di queste date così emblematiche, ricordando anche alcuni passaggi de “La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza”, libro del Prefetto Carlo Mosca, recentemente scomparso e che è ricordato come uno dei padri della riforma. Un esemplare della pubblicazione  è stata consegnata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini in occasione dell’anniversario della fondazione.
«La legge, conosciuta dalla pubblica opinione come “Legge di riforma della Polizia”, cambiò radicalmente il ruolo dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, rivolta a garantire l’esercizio dei diritti della libertà costituzionale, attraverso la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, diventando così una vera e propria Amministrazione della Costituzione repubblicana, al servizio di cittadini e delle istituzioni democratiche. L’ordinamento introdotto dalla legge n. 121 ha generato la nuova Polizia di Stato e la conseguente smilitarizzazione e sindacalizzazione, modificando la cultura generale della sicurezza come opportunità di rinnovamento e di rinascimento culturale e come occasione per l’Amministrazione di formare e impiegare le migliori intelligenze per rispondere alle esigenze della comunità nazionale. La Sicurezza come diritto di libertà ha così determinato un profondo cambiamento poichè non più affidata soltanto allo Stato e ai suoi organi amministrativi e operativi, ma estesa a tutti i governi del territorio e aperta a forme di partecipazione, condivisione e collaborazione delle autonomie regionali e locali e degli stessi cittadini.
Altro punto essenziale è la presenza femminile nella Polizia di Stato, il nuovo ordinamento dettato dalla legge n. 121 del 1981 ha previsto ufficialmente la pari opportunità di carriera tra uomini e donne. L’articolo 98 della Costituzione afferma che i pubblici impiegati che sono al servizio esclusivo della Nazione devono possedere osservanza della Costituzione e delle sue leggi, l’obiettivo della Polizia di Stato è dunque rendere concreta la tutela dei diritti di libertà. È per questo che la Polizia di Stato offre tutti i giorni, nell’arco dell’intera giornata, con generosità e con sacrificio, il suo servizio, vigilando la vita dei cittadini e reprimendo i crimini nei panni di sentinelle istituzionali, ciò rende il servizio di tutto il personale delle Forze di polizia prezioso per il progresso e la civiltà della Nazione. Garantire la sicurezza significa contribuire a far ritrovare il senso di un rinnovato legame sociale e di una nuova coesione tra Istituzioni, cittadini e gli stranieri che risiedono o dimorano sul territorio nazionale. Il 10 aprile, data di pubblicazione della legge 121 del 1981, si è festeggiato anche il 169º anniversario della fondazione della Polizia di Stato. L’impegno a trecentosessanta gradi, che caratterizza la nostra presenza costante sul territorio da ben 169 anni, è stato premiato quest’anno con la medaglia d’oro al merito civile, concessa dal Presidente della Repubblica alla Bandiera della Polizia di Stato “per aver assicurato il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza”. L’anno trascorso è infatti un anno in cui l’impegno delle nostre donne e dei nostri uomini sul territorio è stato segnato dal Covid-19. L’emergenza ha messo in luce il ruolo centrale delle Autorità di pubblica sicurezza, il nostro coordinamento tecnico operativo ha permesso l’organizzazione dei servizi a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, come l’aiuto nella distribuzione di mascherine e vaccini, la raccolta di generi alimentari per i più bisognosi, i servizi stradali per i controlli del rispetto delle normative anti Covid-19 sul territorio e la prevenzione di assembramenti. La Polizia di Stato di Bergamo ha anche donato all’ATS locale cinque respiratori, l’ecografo portatile e quindici saturimetri, grazie ad un’importante iniziativa di solidarietà promossa dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato della provincia bergamasca, per il tramite dell’ANPS, insieme alla preziosa collaborazione della Fondazione Comunità Bergamasca, SACBO S.p.A., Technix S.p.A., Fra.mar S.p.A., Confimi ed Esaote S.p.A. Il progetto di solidarietà si inserisce in un momento molto importante dove è fondamentale fare rete a testimonianza della presenza sul territorio di persone sensibili, volenterose e responsabili. In occasione della celebrazione del 169º anniversario, è stato presentato un report dove sono stati raccolti i dati più rilevanti dell’attività svolta dalla Polizia di Stato operanti in provincia di Bergamo nel corso del 2020 e in cui si è evidenziato un calo vertiginoso dei crimini commessi.
Inoltre, va ricordata l’elevazione di rango della Questura della provincia di  Bergamo che il 14 novembre 2019, durante alla festa per i 100 anni, è stata annunciata come  “Questura di particolare rilevanza” dall’allora Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli, attuale Sottosegretario di Stato alla Sicurezza della Repubblica.
Ancora, degna di attenzione, è l’inaugurazione della nuova facciata della Questura di Bergamo, realizzata sulla base di un progetto grafico ideato dagli allievi del Liceo Artistico Statale Manzù, grazie alla partecipazione e contribuzione di realtà imprenditoriali e di fondazioni della provincia orobica. L’opera, raffigurante l’emblema della Repubblica Italiana e il Tricolore, è stata eseguita in pietra lavica ceramizzata e marmo bianco di Zandobbio con la preziosa collaborazione del Maestro Domenico Boscia, sfruttando un’antica tecnica risalente alla seconda metà del XIX secolo.
Vanno, infine, esaltati i momenti di commemorazione dei caduti in servizio, morti per il bene comune come: l’Appuntato di P.S. Alceste Cruciani, morto cinquanta anni fa in servizio a Pontida sulla statale briantea per cui è stato realizzato un monumento in marmo dal maestro Luigi Paganessi e piantato un ulivo a memoria del suo sacrificio, il cui ricordo continua a vivere come esempio di impegno e profondo senso del dovere, al servizio della collettività, e il Maresciallo di P.S. Luigi D’Andrea e l’Appuntato di P.S. Renato Barborini, entrambi medaglie d’oro al valor civile, uccisi durante un conflitto a fuoco presso il casello autostradale di Dalmine. In loro onore, nel luogo in cui i due persero la vita, è stato collocata un’opera d’arte  in bronzo, realizzata dallo scultore bergamasco Luigi Oldani, a memoria del coraggio  e del senso del dovere di Luigi ed Andrea».

Copyright © 2021, Bergamo Economia
PUBBLICITA'