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Territorio

L'INCHIESTA

Zingonia: da città-modello a sinonimo di degrado

marzo 2015

Il nostro mensile ha intrapreso un viaggio nella realtà di Zingonia: una realtà difficile, spesso assurta agli onori delle cronache per episodi legati al degrado, allo spaccio e alla criminalità, ma che allo stesso tempo è ricca di eccellenze (solo per ricordarne alcune: le numerosissime imprese, il centro sportivo dell'Atalanta, il Palace Hotel, il policlinico San Marco, la casa di cura Habilita). Che meritano di essere non solo valorizzate, ma anche raccontate. La nostra inchiesta è dunque stata a tutto campo: nelle pagine successive potrete trovare interviste a imprenditori, al comandante provinciale dei Carabinieri Bandiera, al sindaco di Ciserano Bagini, ai residenti della zona, tutte accompagnate da un reportage fotografico esclusivo. Lo scopo è dunque quello di raccontare la realtà di Zingonia a 360°gradi, ricordandone il passato, descrivendone il presente e cercando di svelarne il futuro. Quest’ultimo parte dalla riqualificazione della zona e dal progetto di abbattimento delle torri (Anna e Athena), che oggi versano in una situazione di assoluto degrado. Eppure non è sempre stato così: tutto ebbe inizio nel 1964 quando Renzo Zingone, imprenditore romano, decise di fondare una nuova città in provincia di Bergamo, in un territorio agricolo tra i comuni di Verdellino, Verdello, Boltiere, Ciserano e Osio Sotto. Da quell’idea nacque Zingonia, sul modello di una città-utopica, che vide l’insediamento di numerose attività produttive e la parallela costruzione di capannoni, che rimangono tuttora la cifra stilistica del paesaggio urbano della cittadina. Poi vennero le torri residenziali, le villette unifamiliari, il centro sportivo, il cinema, l’hotel, l’ospedale, la chiesa (su progetto più tardo di Vittorio Sonzogni), mentre fontane e sculture (tra cui una mai realizzata disegnata da Mario Radice e Ico Parisi) costituirono i pochi elementi di “abbellimento” dell’aspirante città. La città sorta dal nulla, almeno sulla carta, doveva essere abitata da circa 50mila persone: in realtà, anche nel momento di massima espansione non superarono mai poche migliaia. Attualmente la realtà di Zingonia parla di un insediamento in cui la percentuale di immigrati stranieri arriva quasi all’80% (suddivisi tra più di 40 nazionalità differenti), ma anche di un comparto produttivo ancora vitale, con punte di eccellenza spesso notevoli. E la rinascita di questo territorio non solo è auspicabile, ma anche possibile. Francesco Legramanti

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