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Ghost Hunters Team

marzo 2016

Stezzano. È l’ultima domenica di gennaio il giorno fissato dai Ghost Hunters Team per visitare Villa Morlani.  “Noi”, ci racconta il fondatore Mirko Barbaglia, “siamo un gruppo di amici che cercano risposte: ci chiamano perché ci sono delle anomalie. Il nostro intervento è gratuito, nella vita facciamo altro: ricevuta la segnalazione, andiamo sul posto; raccogliamo materiale, foto, video, rilevazioni elettromagnetiche e testimonianze; lo analizziamo e cerchiamo di capire”. “In otto casi su dieci, tutto si spiega”, ci rivela il cofondatore Luca Guariglia. “Una volta”, prosegue Luca, “siamo andati in un’abitazione privata: cadevano oggetti. Abbiamo scoperto che la causa erano le vibrazioni generate dal passaggio delle auto su una grossa buca stradale”. “Altre volte, invece”, interviene Daniele Piccirillo, “non tutto è spiegabile”. Lui è il sensitivo del gruppo, ha il dono della scrittura automatica: “Ero a scuola ed iniziai a scrivere senza rendermene conto. Oggi so di avere questo dono: è un tecnica medianica per entrare in contatto con entità. Ogni volta che prendo una penna, se ci sono le giuste condizioni, sento una forza che mi guida”. Questo dono lo ha portato ad intraprendere un percorso personale che è passato per la laurea in teologia ed un corso, ad accesso limitato, organizzato dal Vaticano: “Ogni anno vi partecipano 500 persone da tutto il mondo. Si accede attraverso una selezione e bisogna avere il permesso del Vescovo della propria Diocesi”. Il corso riguardava esorcismi e preghiere di liberazione. “Ci sono delle entità che rimangono tra noi poiché legate a persone, cose o fatti. A livello teologico, Dio permette a queste anime di evolversi e rimanere tra noi”. Mentre ce lo racconta, ci inoltriamo con lui e gli altri del gruppo nelle stanze disabitate della villa. Non c’è luce elettrica, né riscaldamento. Gli ambienti sono spogli ed i pochi mobili ancora rimasti sono in stato di completo abbandono. “Questa casa”, ci raccontano, “è ricca di storia: nei sotterranei vi sono le prigioni; nei secoli, molta gente è morta qua e vi è stata seppellita”. Parlando, ci imbattiamo nelle porte di una cappella interna. Entriamo e siamo avvolti dal mistero di una cappella dove, un tempo, si celebravano le funzioni religiose per tutto il contado dei vasti territori di famiglia. “I possedimenti di questi nobili, comprendevano Stezzano, Comun Nuovo, Urgnano ed altri paesi della bassa”. Anche nella cappella, sembra vi siano seppelliti due sacerdoti. È qua, nella chiesetta, che la forza di una presenza inconsueta si sente di più. Il sensitivo chiama la presenza ed i rilevatori elettromagnetici impazziscono. Nel gruppo, c’è anche Nancy Ghislanzoni: anche lei ha delle doti; dicono che abbia visto qualcosa in quella cappella: “Questa mattina”, racconta Nancy, “ero nella cappella ed ho iniziato a percepire una presenza. L’ho sentita: è una donna”. Il conte conferma: una donna venne impiccata e gettata nel pozzo della Villa, nel lontano passato della storia dell’edificio. Nei sotterranei, inoltre, vi sarebbero le presenze di due frati bianchi, forse templari. “Con i fantasmi ci devi convivere”, afferma Daniele, “se sono molesti, l’unica soluzione è praticare un esorcismo”. Usciamo che è notte e la villa, da fuori, appare in tutta la sua potenza. CDG

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