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Territorio

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La città fantasma

aprile 2020

Bergamo Economia, grazie al questore Maurizio Auriemma, ha affiancato per un’intera giornata la Polizia di Stato per poter documentare il lavoro svolto in questo momento di difficoltà.  Vogliamo in primo luogo sottolineare il coraggio con cui gli agenti svolgono le proprie mansioni, mettendo a repentaglio la propria salute ogni giorno, nonostante l’epidemia che ci ha colpiti, per poter controllare al meglio la nostra amata Bergamo. Il loro non è un compito facile: devono bloccare tutte le autovetture e le persone, ovviamente rispettando le norme di sicurezza, per constatare che i motivi di transito di ognuno siano leciti, secondo il decreto emanato lo scorso 8 marzo dal Governo, facendo compilare un’autodichiarazione e verificandone la veridicità. Se le dichiarazioni non confermano gli spostamenti concessi dalle misure di contenimento del Covid-19 o le informazioni del modulo si rivelano false allora, secondo l’articolo 650 del codice penale, si rischia una denuncia da parte delle forze dell’ordine per «Inosservanza dei provvedimenti delle Autorità».
La percezione della gravità della situazione sfugge a molti e le forze dell’ordine manifestano il massimo rigore nei confronti di tutti coloro che stanno per strada senza una valida giustificazione.
Il questore, da poco rientrato dalla sua quarantena (ma mai stato fermo nel suo lavoro a causa del virus), ha trovato il tempo per commentarci la situazione. In Questura hanno già ridotto alcune attività non essenziali che hanno a che fare con il pubblico (passaporti, immigrazioni...) che al momento sono ferme come lo è tutto il resto d’Italia, per poter assicurare innanzitutto il controllo del territorio e poi il pronto intervento in caso di reati (che si sono ridotti dell’85% rispetto all’anno scorso).
«Bergamo per fortuna ha recepito il messaggio già dall’inizio di questa vicenda e sta rispondendo bene, i cittadini stanno quasi tutti in casa, ma noi dobbiamo essere comunque presenti in strada per far rispettare la regola principale: non uscire se non per motivi essenziali», così ha affermato Maurizio Auriemma, che da sabato 21 può contare anche sull’Esercito dislocato ad Orio al Serio, impiegato nei quadranti h24 insieme alle volanti, e che a breve dovrebbe avere altre risorse che il Ministero dell’Interno ha avuto dallo Stato Maggiore della Difesa.
Aggiunge ancora: «Tutti gli agenti della Polizia di Stato stanno lavorando con estrema disponibilità, in maniera seria, coscienziosa e sicura, dobbiamo cercare di stare bene per far star bene gli altri. Per sostenere questa attività dobbiamo essere i primi a rispettare i protocolli sanitari, stiamo attenti in ufficio ed evitiamo di avere contatti per poter essere utili ai cittadini». Prosegue Auriemma: «stare a casa sostiene l’attività che medici, infermieri e sanitari compiono ogni giorno in ospedale, per non aggravare ulteriormente la situazione.
Noi siamo Forze di Polizia e dobbiamo per forza essere presenti sul territorio, il nostro compito è quello di esserci anche per dare speranza e conforto a chi attualmente è in difficoltà», con queste parole il questore ci ha salutati. Ilaria De Luca


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