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Personaggi

ALESSANDRO RAMBALDI

Le nuove frontiere della speranza contro il tumore

ottobre 2019

Se un medico viene a lavorare pensando che farà oggi quello che ha fatto ieri o l’anno scorso e di cui conosce molto bene i limiti, prima o poi cadrà nella sindrome del burnout, ossia nell’angoscia data dal fallimento della propria quotidianità. È soltanto la dimensione dello sguardo al domani, la tensione continua a migliorare i risultati ottenuti di cui siamo ancora largamente insoddisfatti, che ci spinge ad andare avanti nel nostro lavoro di medici». Le parole del professor Alessandro Rambaldi, Professore Ordinario di Ematologia presso l’Università di Milano e Direttore del Dipartimento di ematologia e oncologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, esprimono la concezione di una medicina che deve calare l’innovazione nella quotidianità, attraverso un’attività di ricerca scientifica metodica e rigorosa, che non lasci dubbi sulla qualità del metodo scientifico applicato alla valutazione di terapie sperimentali potenzialmente capaci di restituire una speranza di vita ai pazienti. Tra di esse spicca la terapia con cellule CAR-T, che consiste nell’utilizzo delle cellule del paziente per la cura dei tumori e segna una svolta epocale nella modalità di fare medicina. (Leggi l'intervista completa nel numero di settembre)


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