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Una notte in hangar. I 737 fanno il check-up

aprile 2017

All’Aeroporto di Orio al Serio, quando le lancette dell’orologio segnano le 23 e i velivoli stanno “rincasando” per allinearsi di fronte al terminal e osservare il “night stop”, uno di essi imbocca il raccordo che conduce all’area nord e trova ricovero nel grande hangar inaugurato nell’ottobre 2016. Qui, uno alla volta, i Boeing 737-800 vengono controllati minuziosamente secondo un protocollo di manutenzione rigoroso e puntuale. A prendersene cura sono i tecnici della SEAS, la società di cui è amministratore delegato l’ingegnere aeronautico Alessandro Cianciaruso. Il lavoro notturno, che dura circa sei ore, inizia quando alle spalle della coda dell’aereo cala l’ampio sipario che sigilla l’hangar con i suoi 37 metri di luce per oltre 17 metri in altezza. “Un capolavoro di ingegneria” - lo definisce Cianciaruso. La squadra è composta da 12 persone: dieci meccanici preposti a eseguire il lavoro manuale, a ciascuno dei quali viene assegnata una sezione, e due tecnici certificati che effettuano una serie di ispezioni mirate, sulle superfici fisse e mobili, e svolgono il compito di supervisori. I meccanici ricevono le istruzioni di lavoro, ma si tende a mantenere una rotazione costante di tutti i membri dello staff, in modo che nessuno si fossilizzi su una zona, ma tutti sappiano svolgere l’intero pacchetto di mansioni, favorendo in tal modo le competenze e l’Intercambiabilità. Prima di intervenire sui componenti interni, l’aereo viene messo in sicurezza e da quel momento si può accedere ai delicati meccanismi idraulici, quelli che regolano i fluidi e alla messe di cavi che arrivano agli strumenti di comando e controllo in cabina di pilotaggio. Si lavora in modo certosino sulle componenti aerodinamiche, come i flaps, nelle due gondole che racchiudono i motori, nei vani che ospitano il carrello con le grandi e robuste ruote. I meccanici sono impegnati ad eseguire le lubrificazioni, il ripristino dei fluidi, ad intervenire sui componenti sensibili, che in un aeromobile devono essere ridondanti per garantire la sicurezza del volo. È previsto sempre il doppio controllo tra chi opera nelle parti destra e sinistra dell’aeromobile. Una piattaforma mobile rialzata si collega al portellone anteriore dell’aeromobile per consentire di accedere alla cabina passeggeri, oggetto di lavori di pulizia. Dall’alto si nota come l’aereo rispetti millimetricamente la posizione di parcheggio indicata da linee gialle. C’è chi controlla ogni minimo dettaglio della cabina passeggeri, passando in rassegna sedili e braccioli, cappelliere e pavimento, eseguendo il ripristino completo. “Si pensi che ogni 3-4 mesi, proprio in ragione dell’intenso ciclo operativo, la moquette posta sotto i sedili dei passeggeri viene cambiata da una ditta specializzata, sempre sotto la supervisione di SEAS” - osserva Cianciaruso. “La filosofia di SEAS é quella di formare da zero i tecnici e farli crescere. Ogni anno inseriamo 20 persone come stagisti. Dopo un periodo di tre mesi, scegliamo quelli più validi che seguono il cosiddetto job training. Una volta ottenuta la licenza, vengono inviati al corso macchina iniziando la carriera di tecnico manutentore”. Federica Sorrentino

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