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Economia

BLACK GOLD/2

Il petrolio non finirà mai

novembre 2015

Spesso i media dicono che vi sono riserve di petrolio solo per i prossimi 50 anni, il che è vero, ma si dimenticano di spiegare cosa sono le riserve e che le stesse hanno sempre continuato ad aumentare, ad un ritmo addirittura superiore ai consumi, negli ultimi decenni. Le previsioni di “fine del petrolio” sono dunque completamente fuori luogo, vediamo perché.
Cosa sono le riserve di petrolio e da cosa dipendono
Le riserve di petrolio sono l’insieme dei prodotti contenuti in giacimenti accertati ed effettivamente sfruttabili data la tecnologia ed i prezzi correnti. Le riserve non sono dunque l’ammontare residuo di petrolio presente nel mondo!
E’ importante ricordare che i giacimenti di petrolio non vengono “chiusi”quando il petrolio negli stessi finisce, ma quando diventa troppo oneroso estrarlo, e che in ogni caso i giacimenti, con le tecnologie odierne, difficilmente riescono ad essere sfruttati per più del 60%.
Tutto il petrolio che, al prezzo corrente, non è conveniente estrarre non viene conteggiato nelle riserve.
Tutto il petrolio che, con le tecnologie correnti, non riesce ad essere estratto non viene conteggiato nelle riserve.
Il fatto è che nel lungo periodo niente impedisce al prezzo del greggio di aumentare ed alle tecnologie di diminuirne il costo di produzione. Non a caso da diversi anni in Canada e Venezuela si è ragionato seriamente sulla prospettiva di estrarre petrolio dalle sabbie bituminose. Risorsa di petrolio normalmente non conteggiata tra le riserve.
Ogni volta che il prezzo del petrolio aumenta  nuovi giacimenti diventano sfruttabili e rientrano nelle riserve. Lo stesso vale per ogni evoluzione tecnologica che diminuisce il costo di produzione dell’estrazione.
Tutto ciò senza contare che con il passare degli anni giacimenti prima sconosciuti vengono scoperti di continuo.
Alla luce di queste realtà non dovrebbe quindi sorprendere che dal 1980 al 2012 le riserve di petrolio sono passate da 700 a 1700 miliardi di barili.
Durata in anni delle riserve esistenti.
La durata in anni delle riserve esistenti è calcolata facendo il rapporto tra riserve accertate e produzione annua di petrolio. L’aumento del prezzo del petrolio non solo renderebbe nuovi giacimenti  economicamente sfruttabili ma potrebbe anche far diminuire domanda e quantità prodotta. Un aumento del prezzo può far quindi aumentare molto la durata in anni delle riserve esistenti.
In prospettiva di lungo termine per via del continuo sviluppo tecnologico ed aumento del prezzo del greggio si potrebbe prevedere - ed è quello che è successo nell’ambito del carbone nelle economie sviluppate - che la transizione da petrolio ad un’altra fonte avverrà quando altre fonti diventeranno più convenienti.
E’ scientificamente fondato pensare che molto prima di avvicinarci alla “fine materiale di risorse di petrolio” la domanda di petrolio cominci a diminuire in favore di altre fonti come gas naturale, i biocarburanti o altre forme di energia che forse ora non abbiamo neanche scoperto.
Con gli shock petroliferi, il prezzo del petrolio aumentò nel 73 di oltre il 300%, e questo spinse le economie occidentali a convertire le loro economie verso il gas naturale.
Chi dice che tra 50 anni non ci sarà più petrolio non sa di cosa sta parlando. Ivan Invernizzi


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