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Economia

L'INTERVISTA

Garavaglia: «Mi auguro che gli italiani scelgano il nostro bel Paese»

luglio 2021

Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha risposto alle nostre domande su un’estate che si prospetta relativamente tranquilla,  ma che porta con sé tante sfide. Molti i temi sul tavolo, dal Green pass al sostegno alle attività. Ecco le sue risposte.

Ministro, ha assunto il suo ruolo nel momento più complicato per il turismo in Italia.
Sì, è una bella sfida governare un dicastero con portafoglio. Sono onorato del compito assegnatomi dal Presidente del Consiglio Draghi.  Nelle intenzioni mie e del Premier il turismo sarà uno dei volani della ripresa economica: il nostro Paese vive di turismo, che dà lavoro a tante professionalità, circa il 15% degli occupati.

Il tema del momento è la campagna vaccinale e il suo impatto sulla ripartenza. C’è voglia di tornare alla vita? Com’è la situazione delle prenotazioni?
La campagna vaccinale procede spedita grazie all’intervento del Commissario straordinario il generale Francesco Paolo Figliuolo.
Sì, dopo un anno e mezzo, c’è voglia di tornare alla vita di prima, ma con  la consapevolezza maturata durante la pandemia. Le prenotazioni stanno aumentando a ritmi positivi. Le prime indicazioni danno una crescita del 10% rispetto all’anno scorso di turisti italiani in Italia.  L’anno scorso abbiamo avuto comunque un’estate buona però era solo turismo italiano. La novità di quest’anno è la vaccinazione, che sta andando molto bene, grazie alla quale avremo una stagione più lunga che non finisce a settembre, ma per esempio in tutta la costiera amalfitana si arriverà anche a tutto il mese di novembre. A differenza  dell’anno scorso poi sarà un’estate che vedrà il ritorno di turisti stranieri.

Che tendenza vede per i turisti italiani? Scelgono mete nazionali? E per quanto riguarda gli arrivi nel nostro Paese?
Mi auguro che gli italiani scelgano il nostro bel Paese che offre mare, montagna, campagna, città d’arte e qualsiasi tipo di turismo settoriale come quello religioso, sportivo, enogastronomico, solo per citarne alcuni. Riguardo agli arrivi per entrare in Italia per adesso chi proviene da Area Schengen, Gran Bretagna, Israele basta esibire un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio: il green pass è operativo. Non vedo l’ora che venga estesa la lista dei Paesi. L’annuncio del Presidente Draghi di venire in vacanza in Italia alla conferenza stampa del G20 Turismo, lo scorso maggio, ha fatto esplodere le prenotazioni in una sola settimana: in particolare da Olanda e Germania, addirittura da quest’’ultimo Paese le prenotazioni sono aumentate del 50%. E poi c’è un grande ritorno: gli americani per cui il nostro Paese è la meta più ambita. Quest’anno ci sono anche i voli Covid Tested, con cui i passeggeri potranno evitare l’obbligo di quarantena, che aiutano collegano Usa ed Italia. Il trend delle prenotazioni di quest’estate è last minute, anzi last second.

Sono previste misure di rilancio per le attività che hanno accusato il colpo e i lavoratori stagionali? Mi riferisco in particolare alle località montane, che hanno completamente perso la stagione sciistica.
La Montagna è il settore sul quale il governo per primo ha acceso i riflettori. Sono stati stanziati nel complesso 800 milioni con un Fondo della Montagna proprio per sostenere il reddito degli operatori che si sono visti cancellare la stagione dal giorno alla notte.
Ma c’è un altro comparto dell’industria del Turismo nel quale il governo ha fatto sentire forte il proprio intervento. Ed è quello della decontribuzione per i lavoratori che rientrano dalla cassa integrazione. Sono stati stanziati per loro 770 milioni. Proprio per consentire agli operatori di partire con il piede giusto e riaprire gli impianti.

La politica degli ingressi contingentati, inevitabile per evitare assembramenti, ha spinto al rialzo i prezzi, può diventare un problema? Si interverrà nuovamente col bonus vacanze?
Può diventare un problema se gli altri Paesi vicini all’Italia, come Spagna, Grecia e Croazia, offrono mete turistiche a prezzi più bassi. Ci sono delle questioni oggettive del Covid: se si possono mettere meno ombrelloni, ci sono costi diversi, purtroppo le restrizioni inevitabilmente portano un rincaro. Poi, ci sono i costi aggiuntivi legati alla sanificazione.
Se all’estero hanno costi minori perché sono dovuti a restrizioni meno rigide, è un cane che si morde la coda. La salute e l’economia sono due beni, entrambi sul piatto della bilancia, dobbiamo tenere conto della bilancia.
Il bonus vacanze si ripeterà, con delle novità, perché l’anno scorso su 2,4 miliardi stanziati, sono stati spesi 800 milioni significa, che non sono stati sfruttati bene. È pessimo lasciare risorse non spese, perché per attuarle abbiamo contratto debito. Per questo motivo quest’anno abbiamo esteso l’utilizzo del bonus vacanze, oltre all’albergo, può essere speso nelle agenzie di viaggio e tour operator. È una misura che aiuta le famiglie con reddito particolarmente basso, è giusto, perciò, che abbiano possibilità di spenderlo in altri luoghi. Il nostro obiettivo è spenderlo tutto fino all’ultimo centesimo.

Da lombardo, come valuta il potenziale turistico della nostra regione?
La Lombardia ha un potenziale enorme come Regione: città d’arte, laghi, enogastronomia, montagna, una metropoli come Milano capitale della moda, dell’editoria, del design, della finanza che ci permette di stare al passo con le altre città d’Europa. Undici siti Unesco su 55 sono in Lombardia. La consapevolezza dei propri mezzi e la capacità degli operatori faranno fare alla Lombardia un ulteriore balzo in avanti in un settore, il turismo, in passato considerato residuale, oggi trainante.

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