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Motori

FUORISTRADA

Jeep Renegade, SUV dall’aspetto deciso

febbraio 2018

Con linee squadrate e personali la nuova vettura della casa statunitense non teme la città e nemmeno i facili sterrati. Abbiamo effettuato la prova di Jeep Renegade, messa gentilmente a disposizione per l’occasione dalla concessionaria Baccannelli di Romano di Lombardia (partner del gruppo Mirafiori Outlet), nella stupenda cornice delle montagne orobiche, per l’esattezza lungo il valico di Valcava. Jeep Renegade è dunque un suv compatto dall’aspetto “professionale”, che gioca anche su originali elementi legati alla tradizione del marchio americano: per esempio la dicitura “Since 1941” sopra lo schermo del navigatore che ne celebra l’anno di fondazione, l’inconfondibile mascherina a sette asole verticali e i fari tondi che sono caratterizzati (come le luci di coda) da un elemento a “X” ispirato alle nervature di rinforzo delle taniche di benzina in dotazione all’esercito americano.
Ma questa vettura non punta soltanto sull’immagine: offre anche un abitacolo ben rifinito e spazioso pure dietro, nonché una buona capacità di carico (espandibile grazie alla possibilità di ripiegare non solo lo schienale del divano, ma anche quello della poltrona anteriore destra).
Alle dimensioni “compatibili” anche con l’impiego cittadino, la nuova Jeep Renegade abbina infatti un look da vera off-road, in linea con la filosofia del marchio. La versione del test, con due ruote motrici (quelle davanti), è pensata soprattutto per l’uso su asfalto, eppure non teme i facili sterrati grazie alla discreta luce a terra (17,5 cm, contro i 19,8 cm della versione 4x4 e i 21 cm della variante più specialistica, la Trailhawk).
In relazione ai 423 cm di lunghezza della carrozzeria, lo spazio a bordo è abbondante: sul divano si sta comodi in due, e un eventuale terzo passeggero non soffre troppo. Dell’abitacolo si apprezzano anche l’ariosità, favorita dal tetto alto, il notevole livello delle finiture e le estese superfici rivestite in plastica morbida.
Per quanto riguarda il propulsore, durante il nostro test-drive abbiamo provato la versione equipaggiata con il motore turbodiesel 1.6 MultiJet II da 120 CV Limited, ma sono disponibili anche la versioni con i motori a benzina 1.6 E-Torq da 110 CV con cambio manuale a 5 marce, 1.4 MultiAir2 Turbo da 140 CV, con trasmissione manuale o automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce, e 1.4 MultiAir2 da 170 CV con cambio automatico a nove marce.
Completano la gamma i motori turbodiesel 1.6 MultiJet II da 95 CVcon cambio manuale a 6 marce, con cambio manuale o trasmissione automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce, e MultiJet II 2,0 litri da 140 CV oppure da 170 CV. Alessandro Belotti


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