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IL COMPLEANNO

60 anni Soliveri, alla conquista dei mercati esteri

novembre 2014

Un anniversario importante, nel segno di una tradizione aziendale che viene da lontano: la Soliveri di Caravaggio ha festeggiato quest’anno il 60esimo dall’inizio dell’attività. Un traguardo importante per un’azienda che dal 1954 rappresenta una delle realtà italiane più importanti nel settore dei trattamenti termici. Fin dagli inizi il vigore e la passione del fondatore Gerolamo Soliveri hanno favorito lo sviluppo dei metodi tradizionali di trattamento e incoraggiato la ricerca di nuove soluzioni. Tra i tratti fondamentali dell’azienda il rispetto per l’esperienza e la vocazione per la ricerca: due fattori che hanno consentito la crescita di nuove tecnologie per il trattamento termico. La storia della Soliveri parte dunque da lontano: dal capostipite Gerolamo con la consorte Teresa si passa ai figli Piera, Angelo e Tina. Oggi, con la terza generazione che sta facendo il proprio percorso all’interno dell’azienda, i valori tramandati non si sono persi, anzi: grazie all’impegno dei discendenti risultano persino rafforzati. E a raccontare al nostro mensile la figura del fondatore è lo stesso Angelo Soliveri, oggi alla guida di un gruppo che ha sede a Caravaggio e comprende ben sette aziende (Soliveri, Vacuum, Nicro, Tav, Thermocast, Thermo Recovery e Asb Energia): “A Natale sono 3 anni dalla scomparsa di papà: fino all’ultimo mese veniva tutti i giorni in azienda e parlava con i direttori e i tecnici - ha spiegato lo stesso Soliveri - ha dunque lasciato un tratto indelebile e con il tempo sento sempre di più la sua mancanza: grazie a lui avevo una spalla su cui appoggiarmi. Adesso stanno entrando le nuove generazioni, figli e nipoti e questo è il segno più evidente di una continuità familiare basata sugli insegnamenti del fondatore”.
Ma vediamo alcuni numeri del gruppo: ad oggi i dipendenti sono in tutto 350 (che diventano quasi 500 se si considera l’indotto), la superficie coperta corrisponde a 50.000 metri quadrati e il fatturato ammonta a oltre 100 milioni di euro. L’azienda è inoltre dotata di un parco attrezzature per forni statici, monocamera e continui, in grado di soddisfare al meglio tutte le necessità di un mercato vasto e differenziato: la varietà degli impianti permette di eseguire specifici trattamenti termici, studiati in relazione alle richieste dei singoli clienti. Un’eccellenza per la Bergamasca, dunque, che però ha dovuto anche affrontare momenti difficili, riuscendo ad uscirne a testa alta con grande determinazione: “Nel 2008 la crisi che ha colpito il settore della meccanica ci ha causato cali nell’ordine del 50-60% e nel 2010 dovevamo prendere una decisione: o chiudere o rilanciare - ha spiegato Angelo Soliveri - abbiamo quindi deciso di fare dei grossi investimenti, sia dal punto di vista della riorganizzazione degli impianti aziendali sia per la ristrutturazione del 50 per cento dell’azienda: oltre al rifacimento degli scarichi (acque di raffreddamento e acque di scarico), che erano stati costruiti nell’arco di 60 anni, abbiamo investito 3 milioni di euro per gli impianti e 2 milioni e mezzo di euro per il fotovoltaico, con l’installazione di una potenza da un MegaWatt sui tetti”.
Una particolare attenzione viene inoltre dedicata ai controlli sul materiale durante ogni singola fase del trattamento: la Soliveri ha nel proprio organico tecnici di controllo e tecnici supervisori, per assicurare la presenza costante (24 ore su 24) e garantire in tempo reale eventuali interventi sul ciclo di trattamento. Il laboratorio di analisi, oltre ad effettuare analisi metallurgiche di routine (pre e post trattamento), effettua infatti micrografie, rilascia certificazioni e fornisce ai clienti una assistenza accurata, tempestiva e qualificata. Forte del suo passato e consolidatasi nel tempo, la Soliveri è inoltre impegnata da tempo sul fronte estero, dove attualmente realizza il 50% del fatturato. E da pochi mesi l’azienda di Caravaggio è riuscita a firmare un contratto triennale con l’Skf per la fornitura di 100 mila cuscinetti all’anno per le Ferrovie Russe: un accordo importante, specialmente in tempi di crisi, indice della dinamicità dell’azienda anche sotto il punto di vista della conquista di nuovi mercati e di opportunità all’estero.
La famiglia Soliveri è da tempo impegnata anche nel sociale: in particolare è costante l’aiuto alla cooperativa “Il Susino”, che svolge attività diverse, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Grazie al contributo della cooperativa di cui Angelo Soliveri è il presidente molti ragazzi sono riusciti a trovare un’occupazione. La cooperativa opera dal 1986.

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