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60 anni Custall, un'impresa familiare di successo

dicembre 2014

La Fonderia Custall è nata nel 1954 da un’intuizione di Paolo Vedovati e realizza fusioni con materiali metallici non ferrosi, leghe a base di rame (bronzi e ottoni) e leghe di alluminio: oggi è un’azienda familiare (gestita dagli eredi Bruno, 57 anni, amministratore unico, Mariarosa, 54 e Diego, 48) che rappresenta nel suo campo una vera e propria eccellenza nella Bergamasca e nell’intero panorama nazionale. Core-business dell’azienda sono dunque le eliche per il settore della nautica (con una gamma che va dai 200 milllimetri a 2 metri e mezzo di diametro), ma nel tempo la Custall ha saputo diversificare in maniera razionale e scientifica la produzione, riuscendo a raggiungere con elevati standard di qualità un numero di settori industriali sempre più ampio: dal meccano-tessile al valvolame, dai macchinari ai carter per motori elettrici, dal settore meccanico alle ventilazioni industriali. Ma la storia di questa azienda parte davvero da lontano.

Sessant’anni fa Paolo Vedovati diede infatti vita a una ditta individuale che 35 anni dopo, nel 1989, arrivò a contare ben 43 dipendenti, ampliando il sito produttivo di Albino fino a sette capannoni: dall’originale fonderia in terra venne creato il reparto di fonderia in sabbia, poi quello in conchiglia e infine quello di officina meccanica. Nel 1970 iniziò a produrre eliche per il settore della nautica e parallelamente cerchi in lega, fino a quando si trovò di fronte a un bivio: scegliere l’uno o l’altro, proseguire in entrambi i settori era diventato insostenibile. E la scelta fu azzeccata, perché di lì a poco molte altre aziende concorrenti si buttarono nella produzione dei cerchi in lega, riducendo i margini di guadagno: tutt’altra cosa, invece, lavorare per il settore della nautica, sia per la geometria del prodotto che per le lavorazioni più complesse che richiede. “Nostro padre ha sempre lavorato in azienda e passava molte più ore in reparto, a stretto contatto con i suoi operai, che in ufficio - ha sottolineato Bruno Vedovati - le uniche ferie che ha fatto nella sua vita erano concentrate nel mese di agosto, quando la ditta chiudeva. Del resto, se fosse stato per lui non avrebbe lasciato l’azienda nemmeno per un giorno: pensi che pur avendo più di 40 dipendenti passava in rassegna tutti i giorni il suo reparto. Nel 1989 purtroppo è venuto a mancare da un giorno all’altro e da allora siamo subentrati noi”. E da maggio è entrata a far parte dell’organico dell’azienda anche la figlia Barbara, 25 anni, dopo aver conseguito, nel marzo scorso, la laurea in Economia Aziendale e Management all’Università Bocconi di Milano. Nel 2010 la Custall si trasferì dunque nella sede attuale, ossia nel nuovissimo insediamento produttivo di Zanica: dai 2.800 metri quadrati di Albino si è dunque passati ai 5.600 attuali, con una superficie totale di ben 12.000 metri quadrati: il nuovo sito è dunque composto da quattro reparti produttivi: fonderia in sabbia, fonderia in conchiglia, officina meccanica e area di sbavatura. Una realizzazione che comportò un investimento notevole, ma che consentì a Bruno Vedovati di realizzare la fonderia dei suoi sogni, così come l’aveva sempre immaginata: moderna, funzionale e all’avanguardia, con una particolare cura dei minimi dettagli. Senza dimenticare altri aspetti fondamentali a cui lo stesso Vedovati tiene molto, come la sicurezza sul posto di lavoro, l’ordine, la pulizia e il rispetto dell’ambiente. L’azienda, infatti, non solo può contare sull’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), ma ha ricevuto persino i complimenti da parte degli enti preposti al controllo come Asl e Arpa, che effettuano periodicamente controlli in tutte le aziende di questo tipo. Un’attenzione all’ambiente che si riscontra anche nella realizzazione dello stesso stabilimento: in tutto il perimetro sono state infatti piantumate ben 250 alberi di Tuia. “Le abbiamo piantate noi insieme ai dipendenti - ha aggiunto lo stesso Bruno Vedovati - nei periodi in cui c’era meno lavoro”.

Un segno ulteriore di amore per la propria azienda, che trova riscontro in un bellissimo albero di ulivo, ai piedi del quale è stata depositata un’elica: entrambi erano nel giardino di casa di Paolo, il fondatore dell’azienda. E il solco tracciato dal padre dei fratelli Vedovati si nota in ogni aspetto della Custall: nella tenacia e nella caparbietà di Bruno, nell’aiuto nella vita quotidiana dell’azienda dato dagli altri due fratelli, nell’energia e nel desiderio di imparare e di fare della giovane Barbara. Una continuità forte e un orgoglio di far parte di quel Made in Italy che ha reso grande l’Italia nel mondo sono dunque due tratti caratteristici dell’azienda di Zanica, che oggi può contare su 30 dipendenti (“che ci teniamo a ringraziare uno ad uno, insieme a tutti i collaboratori, per la loro operosità” ha aggiunto lo stesso Bruno) ma che si trova alle prese con le storture croniche del nostro paese: dal costo elevato dell’energia elettrica ai mille impedimenti dettati dalla burocrazia, dalla restrizione del credito delle banche fino alle difficoltà quotidiane derivanti dalla crisi. “Fare l’imprenditore oggi e portare avanti un’azienda come la nostra è una vera e propria missione” ribadiscono in coro i fratelli Vedovati. Bruno ricorda inoltre la crisi del 1974, vissuta in prima persona dal padre: “Durò due anni, due anni e mezzo, nel 1993 invece un anno: ogni 7 anni se ne ripresenta una, a ondate cicliche: quella attuale noi invece iniziammo a sentirla a fine 2008, quando i clienti non venivano più a ritirare la merce. Da allora sono passati quasi sei anni”. La tenacia che contraddistingue Bruno, però, lo porta a tener duro e a ricercare nuovi orizzonti, basandosi sui propri punti di forza (qualità, esperienza e know-how) seguendo quella lungimiranza che ormai è entrata a far parte del dna dell’azienda. Sempre nel solco tracciato da papà Paolo. E il prossimo obiettivo è piuttosto ambizioso: “Vogliamo aprirci ai mercati internazionali, non solo come fornitori, ma anche come clienti”.

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